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LA TERRA DEGLI ALTRI
Un po’ grullo ci sono,
tante cose non so.
M’e’ rimasta la magrezza
e questa voglia di vedervi in paese
voi che ridete di me
della mia fame buffa sulla faccia.
A camminare sembro un grillo
saltello come lui:
vi indovino a ridermi dietro.
Ma anch’io mi stiro la bocca
a un sorriso che non sapete
che m’accompagna alla terra
alla terra degli altri
dove cammino padrone.
Antonio Corte, La bella allegria (1950-1956) |
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