Qualche volta ritornano


elezioni 2022
L’esponente storico della sinistra di Coreno Angelo Costanzo accerchiato dagli avversari storici del PD(C) di Coreno e dintorni

L’opposizione velina


Non c’è che dire: in politica Coreno sta messo proprio bene: da una parte una amministrazione-cover, ovvero la copia, l’imitazione di un’opera di successo, dall’altra una opposizione-velina ovvero la copia della copia. Una definizione che scaturisce dai rispettivi spettacoli musicali organizzati dalle due forze politiche che si contendono il governo del paese. Per ora con le musiche, le ballerine e le soubrette schierate in queste occasioni dopo due anni di provvidenziale sospensione. Chissà quando inizieranno a confrontarsi sui programmi, sui problemi e sulle soluzioni. Fino ad ora le due forze in campo non hanno mostrato di avere una idea di paese su cui misurarsi. Solo rivendicazioni da una parte e recriminazioni dall’altra. Coreno non ha bisogno di masti di festa, ma di amministratori competenti.

Una amministrazione cover

Posted by 29 Agosto 2022


Dopo due anni di sospensione dovuta al Covid (in realtà provvidenziale visti gli esiti attuali…) ritorna quest’estate la festa della lista Coreno Bene Comune con due serate musicali all’insegna delle cover. La prima ispirata a Gianni Morandi, la seconda a Jovanotti: una scelta che conferma l’interclassismo ideologico che caratterizza la politica culturale di questa amministrazione che mette insieme insieme con molta disinvoltura Martufello e l’Organetto, la presentazione di libri e la corsa degli asini, e via contaminando. Il pericolo da molti segnalato e che è diventato visibile con questo programma è costituito dalla concreta possibilità che nell’attività politica e amministrativa prevalga l’accezione più larga del termine cover con il ricorso alle imitazioni, alle copie di opere originariamente create da altri.
E questo è ancora più imperdonabile se commisurato all’ambizione delle giovani creatrici del “calendario di alto livello”.

Altro che ‘ballarella’…

Posted by 14 Maggio 2022

“Il Venerdì” di Repubblica del 22 aprile pubblica una recensione dell’ultimo album di Alessandro D’Alessandro, Canzoni, di un importante critico musicale, Giandomenico Curi.
Una parola definitiva sulle origini e gli sviluppi di un rapporto speciale tra un musicista di talento e uno strumento unico.

Riceviamo e pubblichiamo


E’ capitato di leggere sulla rete argomenti di cui sono interessato e che interessano anche tutti i cittadini di Coreno , perchè rispondono al patrimonio pubblico della nostra comunità , quale la Biblioteca Comunale . In riferimento alle questioni in argomento sono presenti diversi soggetti e diverse persone, quali Il Comune , la Pro Loco , la Responsabile Culturale dell’Amministrazione , il donatore di una biblioteca privata ossia quella del compianto ex Sindaco di Coreno Prof. Giuseppe Coreno ( Peppino ) tramite un suo erede e chi scrive, Angelo Ruggiero .Dunque il Comune di Coreno si è arricchito di una Biblioteca di migliaia di volumi e stampe di notevole valore economico e culturale , ( anche con specifiche ricerche storico- ambientali riguardanti il nostro Comune (paese ) ed il Territorio) , accettando la donazione e ha perfezionato gli atti amministrativi in cui si è fatto obbligo del trasferimento degli stessi dalla casa del donatore in MINTURNO (Lt) a CORENO per collocarli nella sede della Biblioteca Comunale in una SEZIONE specificatamente dedicata al donatore Peppino Coreno . Nella DELIBERA del Consiglio Comunale e nella CONVENZIONE allegata , si indicano dei garanti per la cura e il buon fine della donazione nelle persone di Michele La Valle ( ex Sindaco ) per l’Amministrazione Comunale e Angelo Ruggiero /Cesare Bongiovanni per il donatore . In tutta la documentazione in mio possesso e in quella pubblica apparsa negli atti dell’Amministrazione e nei vari canali dell’informazione emergono fatti e circostanze in chiaroscuro . In primis il donante ( ora il nipote USA ) è stato costretto a organizzare e pagare , a proprie spese, il trasporto dei libri da Minturno a Coreno mentre dalle delibere comunali è stabilito che sono a carico dell’Amministrazione ( ciò è stato determinato dalla mancata iscrizione al Bilancio comunale di queste spese che denotano una trascuratezza amministrativa se non una scarsa volontà di adempiere agli impegni presi ) . Una corrispondenza Comune- Pro Loco con quale definizione e atti ? Poi i libri trasportati sono stati scaricati e ammucchiati a terra presso il Centro Servizi ( marmo ) a Casale e a disposizione di chiunque ( ????!!!!) senza nessuna protezione , altri scatoloni di Libri sono ammucchiati , sempre a terra, in una stanza dell’Edificio Scolastico insieme alle scaffalature pure donate e non organizzate vicino le pareti per raccogliere i volumi . Ancora , si legge un disordine nella corrispondenza tra il Sindaco Simone Costanzo e le varie persone interessate e coinvolte nella definizione dei tempi e dei modi di sistemare finalmente questa donazione nei modi corretti e scientificamente validi per una Biblioteca Comunale . Infatti una comunicazione indirizzata al Sindaco e ai Consiglieri Comunali di Coreno, da parte del donante ( erede americano ), per conoscere lo stato delle pratiche per la sistemazione della Biblioteca e della nuova Sezione intestata allo zio Peppino Coreno , appare non recapitata a tutti i Consiglieri come viene lamentato dai Consiglieri Comunali Domenico Corte, Francesco Lavalle e Basilio Pierini in una interrogazione scritta rivolta al Sindaco Simone Costanzo . Dunque da ciò si evince che la comunicazione non è stata recapitata a tutto il Consiglio Comunale perchè si approntassero tutti i relativi atti amministrativi per definire compiutamente le pratiche della Biblioteca Comunale e della sua integrazione . Ancora , perchè i Libri giacciono per terra ammucchiati e senza protezione e le riviste e giornali d’epoca sono ancora depositati a Minturno ? Nel mentre l’Amministrazione Comunale ha recuperato e ha a disposizione 8/9 stanze nel vecchio Municipio che sono agibili e utili allo scopo perchè non le si utilizzano ? . Infine nella mia responsabilità e nelle prerogative di garante del buon esito della donazione per conto del defunto donante ( Peppino Coreno ) seguirò con attenzione e tempistica la definizione delle pratiche necessarie per avere una Biblioteca più ricca e integrata dalle opere donate , ciò anche nella mia condizione di cittadino contribuente del Comune, nella tutela del patrimonio pubblico comunale della nostra Comunità , con serenità e nell’assoluta calma e determinazione relazionale con tutti gli interessati alla vicenda , trascurando infantili malcelate avance da cortile locale.

Angelo Ruggiero

Tutto si tiene.


A pochi km di distanza in linea d’aria dal sito di Tor dei Galli, in una cava di marmo ancora in funzione, sono state ritrovate molti anni fa queste catene che si mettevano ai piedi degli schiavi impiegati nelle cave di Coreno in epoca romana.
Se c’erano gli schiavi, ci doveva essere anche il dominus che li gestiva (il Successus della stele funeraria di Torelongo?) e una casa colonica con le provviste di derrate alimentari (vino, olio, grano conservate nei dolii trovati in frammenti tra le mura della presunta costruzione di Tor dei Galli) per sfamarli.

Ps. Non essendo ancora finite nelle mani dei sedicenti “archeologi” e degli amministratori di Coreno sono ancora in ottimo stato di conservazione.

I masti di festa sono sempre gli stessi.

Posted by 12 Agosto 2021

Cambiano le amministrazioni, cambiano i sindaci, cambiano i delegati alla cultura e agli eventi, ma il risultato è sempre lo stesso, sotto gli occhi di tutti: spettacoli indecorosi, generi musicali obsoleti, esibizioni imbarazzanti, artisti d’antan. Un esempio?
Il concerto di ieri sera al Parco pubblico di un gruppo di Cassino, La Queen Project band, che si è esibito per due ore propinandoci le cover di Freddie Mercury e dei Queen, in un tripudio di chitarre e di voci in falsetto per la gioia delle nostre orecchie. Una conferma?

Il pubblico, tutti anziani e bambini, mentre i giovani che dovrebbero essere i destinatari naturali di questi eventi stazionavano nei bar, sciamavano per le strade, tenendosi a debita distanza dal Parco.

In un film di Claude Lelouch del 1973, La bonne année, l’attore Lino Ventura dice che lui sceglie un film come si sceglie una donna: correndo dei rischi…
Evidentemente i Masti di festa di Coreno non lo hanno visto.

Quando gli emigrati eravamo noi

Posted by 25 Giugno 2021

La dichiarazione compilata nel 1963 dal barbiere Nicola Stavole per consentire con un sotterfugio il “richiamo” negli USA del compaesano Costanzo Gaetano Antonio.

Per gentile concessione dell’avv. Marcello Stavole.

La Damnatio memoriae della amministrazione Corte

Posted by 27 Maggio 2021

La Damnatio memoriae è una locuzione latina che nel diritto romano indicava una pena consistente nella cancellazione di qualsiasi traccia riguardante una persona, come se essa non fosse mai esistita. Si trattava di una pena particolarmente aspra, riservata soprattutto ai traditori e agli ”hostes”, ovvero i nemici di Roma e del Senato, divenuti tali dopo essere caduti disgrazia del potere politico.
È la pena che sta applicando a Coreno l’attuale amministrazione nei confronti della precedente, rifacendo ex-novo le opere pubbliche realizzate da Corte, come il Belvedere e l’area Ponte, fresche di inaugurazione.
Di questo passo ci aspettiamo anche l’abbassamento dei dossi, l’abolizione degli inutili segnali della rotatoria in piazza, la riduzione della circonferenza di quella dei Puzzali, la riprogettazione della circolazione stradale…

Perle lessicali

Posted by 17 Aprile 2021

Sull’ultimo numero della Serra, già di suo ricettacolo di errori, sviste, refusi e anacoluti a bizzeffe, brillano due perle lessicali che vanno segnalate.

La prima è incastonata nel Comunicato stampa della start up di Coreno Treuno Lab che annuncia trionfante: “il lavoro e lo sforzo impiegati stanno venendo ripagati“.
Ma chi ve li scrive i testi?

La seconda porta la firma dell’ex assessore Domenico Di Bello che commemorando la scomparsa dell’amico Angelo Coreno, che condividiamo anche noi, afferma di sentirsi “vedovo“!
Chi scrive male, pensa male…

ǝ – Singolari Femminili

Posted by 8 Marzo 2021

Questo blog a partire da oggi, 8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, ha deciso di adottare nella stesura dei titoli e dei testi l’uso della vocale ǝ, la e rovesciata, la schwa, già in uso nella lingua inglese e da sempre presente nell’Alfabeto Fonetico Internazionale.
La ǝ è diventata simbolo del linguaggio inclusivo: invece di declinare al maschile i termini collettivi, le pluralità miste o i nomi delle professioni si potrebbe, anzi si dovrebbe, utilizzare la ǝ che in ebraico antico vuol dire proprio “uguale, pari”.
E’ quello che nel nostro piccolo vorremmo fare noi: dare un contributo alla affermazione dei “Femminili Singolari” e alla diffusione del “Femminismo nelle parole”.

C’era una volta l’Albo Pretorio


L’albo pretorio era un apposito spazio consistente in una tavola o vetrina presso cui le pubbliche amministrazioni affiggevano notizie e avvisi di interesse pubblico. Dal 1° gennaio 2010 la legge 96/2019 ha affidato questo compito ai siti informatici delle amministrazioni. In tempi più recenti, con la fioritura dei social network, la pubblicazione di avvisi, ordinanze e decreti si è spostata, senza nessuna regolamentazione ufficiale, sulle bacheche di Facebook, Twitter o Instagram. Sono molti i comuni che hanno creato pagine ufficiali in cui pubblicano tutti i documenti e a cui tutti i cittadini possono accedere liberamente.
Il comune di Coreno invece pubblica tutto sul profilo personale di Simone Costanzo. Come se, mutatis mutandis, ai tempi di Barbera sindaco l’albo pretorio fosse stato esposto a casa di Turidde.

L’orrore a due passi.


Castello

Fino al 1990 il Castello Angioino-Araganese di Gaeta fu utilizzato come carcere militare. Migliaia di obiettori di coscienza, renitenti alla leva furono detenuti in condizioni disumane: legati con una catena per una caviglia, su letti e cuscini di pietra, a pane e acqua, senza riscaldamento e senza sole, bastonati da squadre di pestaggio.
In un’altra ala del carcere erano detenuti molti criminali nazisti, tra cui Herbert Kappler, boia delle Fosse Ardeatine, e Walter Reder, responsabile dell’eccidio di Marzabotto. A questi fu riservato un trattamento diverso: stanze ben riscaldate e ottimo cibo, serviti dai detenuti obiettori.
Dopo la chiusura le celle vennero ripulite e cancellati i graffiti dei detenuti. Lo storico Nicola Ancora dell’Università di Cassino li sta faticosamente recuperando: la memoria resiste anche alle abrasioni della storia.

Graffiti

Maggiori notizie e foto sul Venerdì di Repubblica del 15 gennaio 2021.

“Se il servizio è gratis, il prodotto sei tu.”

Posted by 3 Ottobre 2020

Avete mai pensato che i tre puntini di sospensione che suggeriscono che la persona con cui stiamo chattando (o che abbiamo appena taggato in una foto o in un post) sta scrivendo qualcosa sono stati aggiunti per rendere più difficile riporre lo smartphone e ci inducono a continuare a fissarlo? E’ quello che racconta benississimo The Social Dilemma, il documentario disponibile su Netflix, diretto dal regista Jeff Orlowski che ce lo fa spiegare dai giovani che hanno progettato Facebook, Pinterest, Instagram e altre piattaforme, inframmezzando le loro voci con una mini fiction che evidenzia gli effetti dannosi dei social su due ragazzini: lei, vittima del costante confronto con le oetanee e della ricerca del consenso su Instagram, lui, il fratello che si perde su YouTube nel turbine del sensazionalismo e delle fake news, che cavalcano la predilezione dell’algoritmo per i contenuti divisivi e polarizzanti.
Ma non
basta cancellare i profili di Facebook e Instagram e smettere di visitare YouTube, per arginare l’invadenza delle notifiche e delle raccomandazioni (pensate a quando lo smartphone vi chiede di acquistare un aumento dello spazio in cloud che neanche sapevate di avere a disposizione)…
Quindi? Cominciamo con l’adottare piccole ma sostanziali buone abitudini: ad esempio, limitare il più possibile le notifiche o informarsi e navigare in modo proattivo, cioè scegliendo le fonti e prendendosi il tempo giusto per consultarle, senza limitarsi a seguire il flusso di contenuti raccomandati dall’algoritmo, ricominciare a scegliere cosa ci piace, quando vogliamo vederlo o comprarlo, cosa non ci interessa e con cosa non vogliamo metterci in competizione.
Basterà? Sì, se troviamo ancora il tempo, la forza e lo spazio di fermarci, pensare, scegliere, selezionare, scartare.
Proviamoci

(M. Pennisi, SETTE-CORRIERE DELLA SERA, 26/9/2020)


Chi è il nuovo “Pasquino” di Coreno?


Il manifesto per il NO al Referendum del 20 settembre 2020 affisso nottetempo con lo skotch(!) da un anonimo militante impaurito dal contagio del SI o del COVID?

Si scrive Torelongo, si legge Torolongo, si pronuncia caproni.

Posted by 19 Luglio 2020

La neo-laureata in archeologia Linda Di Bello, approfittando della quarantena provvidenziale della addetta alla cultura e di quella alternata del sindaco, chiama con il suo nome la contrada Torelongo. Giustizia è fatta.

Il blog di Coreno si replica su una pagina Facebook con lo stesso nome


Toponomastica double-face


E per non farci mancare niente, ecco una pagina del giornale della festa di Coreno Bene Comune che riporta tutti e due i modi di dire.
La saga continua…

Incongruenze

Posted by 23 Agosto 2019

In questo strano paese
se ne fanno di scoperte
si scoprono le cose già scoperte
e si lasciano quelle da scoprire.

Sulla Serra n. 2 del 2000, un servizio fotografico e un articolo sui reperti archeologici di Coreno, riportati ab immemorabili anche sul sito coreno.it

Chi ben comincia…

Posted by 21 Agosto 2019

Dove si trova la località “Torolongo”?
Neanche Google Maps lo sa…
Noi conosciamo TORELONGO: dal toponimo tore = collinetta, monticello, come Torerisi, Tor(e) dei Galli, Tore Caprio, ecc. ecc.

A domani.

PS. L’amministrazione ha deciso di cambiare la toponomastica di Coreno?