Lezione d’opposizione

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Riportiamo, con il consenso dell’autore, una lettera dell’ex sindaco Pasquale Di Massa pubblicata sull’ultimo numero della Serra:

Sconcerto e delusione

Leggendo sull’ultimo numero de “La serra” l’intervista al Sindaco, sono rimasto sconcertato e deluso. Sconcertato perché non riuscivo a capire le domande “impertinenti”. Consultando il mio vocabolario di italiano, ho trovato: 1) si dice di persona, atti o parole che denotino mancanza di
rispetto; 2) non pertinente. Poiché le domande mi sembravano “pertinenti”, ho associato, non senza disagio, l’impertinenza alla prima definizione e di conseguenza all’operato delle precedenti amministrazioni. La cosa mi è sembrata tanto più evidente, quando, leggendo attentamente le domande già vi trovavo la risposta che ci si attendeva dal Sindaco. Deluso dalle risposte. Sarei tentato di soffermarmi, da normale cittadino di questo nostro paese, analiticamente su ognuna di esse. Mi rendo conto, però, di correre il rischio di annoiare i lettori e, pertanto, cercherò di analizzare, dal mio punto di
vista, soltanto alcuni aspetti dell’intervista.
La scelta politica. Non so a chi sarebbe interessato sapere se il Sindaco (politicamente) era “pesce o carne”, tanto più che, dopo tanto peregrinare tra le forze dell’arco costituzionale e quelle che un tempo ne erano escluse, è semplicemente tornato alla casa madre. A me, invece ha fatto sorridere sapere (come dichiarato su un giornale “amico” del PdL) che l’on. D’Ovidio rappresentava il nuovo, perché circa 25 anni fa (praticamente al miei tempi come si suoi dire) era socialista e Sindaco di Pastena. Sono curioso invece, e lo saprò fra qualche giorno, se alcuni assessori e la maggior parte dei suoi consiglieri e sostenitori (notoriamente di ‘sinistra”) faranno campagna elettorale per le regionali con il Sindaco o con noi del centro-sinistra. Mi piacerebbe capire, poi, come si fa a non essere berlusconiano” e votare una lista il cui capo- indiscusso è proprio Berlusconi.
Attività estrattiva. Prima e durante la campagna elettorale c’erano grandi programmi, strategie e ricette salvifiche per risolvere i problemi delle polveri, dei frantoi, dei botti, della viabilità. A distanza dì circa un anno, con tante soluzioni sfoggiate in campagna elettorale, a
me sembra rimasto tutto fermo con le stesse problematiche e disagi. Scopriamo però, che si è tenuto “un interessante incontro con gli operatori del settore” e che “occorre coinvolgere tutte le associazioni di categoria” con “la consapevolezza che il Perlato Royal è uno dei
migliori prodotti al mondo”. Certo un programma interessante ed articolato per rispondere alle esigenze degli abitanti della campagna! Mi piacerebbe, poi, conoscere a tal proposito, anche il parere dell’assessore ai lavori pubblici (tra l’altro non eletto dai cittadini e quindi non meritevole di amministrare il paese secondo il moralismo di maniera con cui bacchettava continuamente il Sindaco Gargano che aveva nominato un assessore esterno non eletto). Come non ricordare i suoi malinconici racconti di quando tornando da scuola incontrava solo camion di breccia. Del resto prima ancora a proposito di turismo aveva detto: “ora la principale forma di occupazione è quella estrattiva. Non riesco poi ad immaginare da dove e perché verrebbero questi turisti”.
Benedetta coerenza!
Ed ancora sul campo sportivo. Si diceva dai banchi dell’opposizione che doveva essere un centro polivalente nel quale spostare il campetto da tennis e quello di basket ed eventualmente in futuro anche una piscina comunale; ora scopriamo che è una cattedrale nel deserto e se non se ne vede ancora la definizione (che tutti ci auguriamo) la colpa è della Regione che non accredita i fondi; eppure c’è l’on. D’Ovidio che (in minoranza alla Regione Lazio) ha già fatto stanziare 170 mila € per Coreno e non solo…
E che dire della biblioteca, riaperta con grandi squilli di tromba? Dopo un anno si stanno facendo ancora incontri con l’Associazione Bibliotecaria Valle dei Santi per stipulare una convenzione per prestiti interbibliotecari. A me, più prosaicamente, piacerebbe sapere soltanto quante ore è stata aperta fino ad oggi, quanti i frequentatori tra giovani e meno giovani, quanti i volumi consultati o presi in prestito.
Una notazione, infine, che riguarda la situazione economica del comune. A prescindere che 50 mila euro l’anno per i “mutui in essere” riguardano somme erogate in gran parte dalla Cassa Depositi e Prestiti per opere pubbliche realizzate e poiché dalla situazione finanziaria del comune descritta dal Sindaco, Coreno sembra un paese sull’orlo dei dissesto, vorrei fare una undicesima domanda non “impertinente”, ma semplicemente “curiosa”, e non perché io sia contrario: circa 25 mila euro l’anno per l’indennità di carica per il Sindaco (1300€ mensili), per l’indennità dì
carica per il Vice-Sindaco (260 € mensili), per l’indennità di carica agli Assessori (195 € mensili), a cui la Giunta Gargano aveva rinunciato, da dove sono usciti? Per cinque anni fanno oltre 200 mila € non dimentichiamolo. Non ho parlato volutamente di lavori pubblici sapendo che mi sarebbe stato obiettato il poco tempo dall’insediamento ed allora ho preferito considerarli ancora in luna dì miele, ma una domanda mi sorge spontanea: se quello che sta succedendo in via IV Novembre fosse successo alla giunta precedente, l’opposizione di allora, che tutti abbiamo conosciuta e sperimentato, avrebbe avuto la stessa pacatezza e pazienza di quella attuale?
Pasquale Di Massa

Rettifica successiva:

La prego voler pubblicare le seguenti precisazioni.
La prima riguarda la moltiplicazione 25000€ per 5 anni: è evidente che fa 125 mila e non 200 mila, ed è altrettanto evidente che si è trattato di un mero errore matematico.
La seconda è il non aver specificato che per gli amministratori che lavorano l’indennità va ridotta del 50%, cosa che ritenevo scontata, trattandosi di una norma di legge alla quale non si può derogare. A quanto pare mi sbagliavo e non ho alcuna riserva nello scusarmi con i lettori ove li avessi indotto in errore e con gli amministratori se hanno pensato che volessi screditarli.
Detto questo e premesso ancora una volta che sono favorevole
all’indennità di carica, vorrei precisare ulteriormente che la mia notazione non era denigratoria nei confronti degli amministratori, ma critica verso quanto andavano sostenendo, e cioè, che il comune era sull’orlo del dissesto.
Se le cose stavano così, pertanto, mi chiedevo da dove uscivano i 25135€ annui certificati nel parere contabile allegato alla delibera?
Pasquale Di Massa

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